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Inclusione sociale, fondi per il Piceno per 5.119.500 euro

Ammontano ad oltre 32milioni di euro le risorse in arrivo per la Regione Marche derivanti dal PNRR Missione 5 Inclusione e Coesione. Per il Piceno parliamo di oltre 5.130.000 euro.

Sono infatti in arrivo i fondi del Piano Ripresa e Resilienza dedicati all’inclusione sociale. Il finanziamento arriva dalla Direzione Generale sulle Politiche Sociali del Ministero del Lavoro. 

Si tratta di progetti che sono stati ammessi a finanziamento legati ovviamente al PNRR e finalizzati ad attività di inclusione per soggetti con fragilità, come anziani non autosufficienti, persone disabili o senza fissa dimora. Con queste risorse vogliamo offrire un supporto alle famiglie che inevitabilmente si trovano a dover affrontare delle difficoltà, ma anche alloggi e soluzioni come il co-housing che consentono agli anziani di mantenere la propria autonomia e indipendenza e, al contempo, avere un supporto da parte degli operatori sociali. Destinatari dei fondi possono essere gli Ambiti Sociali Territoriali (ATS), i singoli Comuni e gli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali.

Queste le risorse suddivise per missione ed ente proponente.

Sostegno alle capacità genitoriale e prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini: 211.500 euro Comune Ascoli Piceno, 211.500 euro Unione dei Comuni della Vallata del Tronto, 211.500 euro Unione Montana dei Sibillini (AP-FM);

Rafforzamento dei servizi sociali domiciliari per garantire la dimissione anticipata assistita e prevenire l’ospedalizzazione: 330.000 euro Comune di Ascoli Piceno;

Rafforzamento dei servizi sociali e prevenzione del fenomeno del burn out tra gli operatori sociali: 210.000 euro Comune di Ascoli Piceno;

Percorsi di autonomia per persone con disabilità (Progetto individualizzato, Abitazione, Lavoro: 715.000 euro Comune San Benedetto del Tronto, 715.000 euro Comune Ascoli Piceno, 715.000 euro Unione Montana dei Sibillini; 

Povertà estrema – Housing first: 710.000 euro Unione dei Comuni Vallata del Tronto;

Povertà estrema – Stazioni di Posta: 1.090.000 euro Comune di San Benedetto del Tronto.

Sono felice e mi congratulo con i marchigiani che hanno saputo dimostrare, anche in questa occasione, non comuni capacità progettuali che hanno portato al riconoscimento dell’ammissione ai fondi. Il sostegno alle persone più deboli e vulnerabili è un passaggio fondamentale verso la ripresa del Paese e della nostra Regione e il primo ringraziamento va al nostro presidente Giuseppe Conte che ha saputo lavorare, in Europa, per intercettare le risorse del PNRR.

Infrastrutture, quasi 20 milioni per il Piceno

La manutenzione e la messa in sicurezza delle infrastrutture stradali come prima grande opera necessaria. Sono oltre 20 i milioni di euro in arrivo nei prossimi anni dal Governo per la manutenzione di ponti, viadotti e la rete viaria secondaria della provincia di Ascoli Piceno.

La Conferenza Stato-Città e autonomie locali ha oggi dato l’assenso a due schemi di decreto del ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco.

I fondi, che sarà compito della Provincia utilizzare, verranno corrisposti secondo un programma pluriennale: 11,8 milioni di euro (su un totale, per le Marche, di 63 milioni) da utilizzare esclusivamente per la messa in sicurezza o sostituzione di ponti o viadotti (o opere accessorie), sono stanziati per il periodo 2024-2029, mentre 8 milioni di euro (su un totale di oltre 50 milioni) saranno destinati alla manutenzione straordinaria e alla messa in sicurezza della rete viaria secondaria e riguarderanno il periodo 2025-2029.

I fondi arrivano da due provvedimenti distinti inseriti nella Legge di Bilancio 2022.

Da sempre nella mia terra, il Piceno, i collegamenti sono difficili, a volte persino impossibili. Queste risorse potranno quindi contribuire a rendere più sicure le infrastrutture già esistenti in attesa che le grandi opere a cui abbiamo ridato slancio in questi quattro anni possano vedere finalmente la luce. Mi auguro che quanto meno le persone si rendano conto che, da quando il Movimento 5 Stelle è nella maggioranza di governo, tante situazioni incancrenite hanno avuto una svolta e che abbiamo detto basta ad una politica di tagli.

Per saperne di più: https://www.mit.gov.it/comunicazione/news/sicurezza-stradale-oltre-27-miliardi-per-ponti-viadotti-manutenzione-straordinaria

 

AREA VASTA 5 E INDENNITA’ DEL PERSONALE: BASTA GIOCARE SULLA PELLE DI CHI IN SILENZIO STA LAVORANDO CON ABNEGAZIONE

Nelle scorse settimane migliaia di infermieriOss e tecnici della provincia di Ascoli Piceno hanno saputo che avrebbero subito un taglio di 200 euro nella busta paga di gennaio e di 500 in quella di febbraio. Sconcertante.

Ho seguito, in questi giorni, la preoccupante e imbarazzante situazione che riguarda il personale infermieristico dell’Area Vasta 5. Qualcuno li ha definiti “eroi usa e getta” e purtroppo la sensazione è proprio quella.

È dal 1995 che si continuano ad ignorare le situazioni economiche e le dotazioni organiche e strutturali della sanità del Piceno, da troppi anni ormai penalizzata benché rappresenti un servizio primario per il nostro territorio. Tra sgarbi, dimenticanze e negligenze varie, siamo diventati mano a mano la cenerentola delle Marche, con una politica locale-regionale più impegnata a perpetrare battaglie di potere e di campanile sulla sanità piuttosto che a lavorare per migliorare e garantire quei servizi che pazienti ed operatori meritano. Purtroppo si è sempre proceduto con interpretazioni restrittive delle norme da parte dei dirigenti dell’epoca delle ex Z.T. n. 12 e n. 13, volte esclusivamente al contenimento della spesa del personale, senza sviluppare un reale progetto di razionalizzazione ed efficientamento dei servizi, con la politica silente o addirittura attiva nel peggiorare la situazione.

Tutto questo sfocia, oggi, in una situazione inaccettabile, con il fondo dall’art. 80 del CCNL del 21/05/2018 assolutamente insufficiente per liquidare le indennità per turnazioni, lavoro festivo, notturno, notturno festivo e quant’altro.

L’attuale situazione pandemica ha poi dato il colpo di grazia alla nostra sanità, avendo comportato in molti casi una maggiore turnazione del personale e l’erogazione di ulteriori indennità che hanno aggravato ulteriormente una situazione di per se già fortemente compromessa. Chiunque abbia un po’ di buonsenso, proprio mentre il personale sta lavorando con abnegazione da oltre due anni, combattendo e rischiando in corsia per curare anche noi, i nostri familiari ed amici, immaginerebbe la necessità di compiere uno sforzo volto a supportare e premiare questo impegno. Invece bisogna assistere alla proposta della direzione sanitaria e della Giunta regionale del taglio alle dovute indennità. Personalmente sono rimasto basito del fatto che il personale infermieristico sia dovuto ricorrere alla minaccia di uno stato di agitazione perché l’Asur e l’Av5 ragionassero, seppur con un ritardo di 1.800 giorni. Mi auguro che questo problema venga risolto e che la sanità Picena possa trovare nuovo slancio con una decisa discontinuità che si attende da troppi anni.