Le risorse per mitigare la solitudine degli studenti disabili
Le principali vittime di questa pandemia, lo sappiamo bene, sono i bambini e i giovani che hanno dovuto rinunciare alla loro socialità e questo avrà ripercussioni nelle loro vite e nel loro futuro.
In tutto questo però, c’è una categoria particolare, quella degli studenti disabili, che ha dovuto pagare un prezzo ancora maggiore: gli studenti con disabilità.
La pandemia ci ha costretti ad attingere ad una enorme quantità di risorse interiori, per riuscire a trovare il coraggio di andare avanti nonostante l’incertezza, l’ignoto che ci ha travolto ed è indubbio che questa situazione abbia colpito ancor di più i bambini e i ragazzi in condizioni di fragilità e con Bisogni Educativi Speciali.
Il Rapporto Italia 2021 dell’Eurispes ha affrontato questa tematica in una delle sue schede:
Il lockdown, l’improvviso stravolgimento della quotidianità, delle sue routines, hanno generato giorni carichi di tensione, di ansia, di paura per tutti e, nelle famiglie in cui sono presenti persone con disabilità, tali vissuti emotivi sono stati particolarmente difficili da gestire.
Sempre secondo i dati forniti da Eurispes, “nell’anno scolastico 2017-2018 gli alunni con disabilità erano 234.658, pari al 3,1% del totale degli studenti. Nel successivo anno scolastico vi è stato un incremento degli studenti, pari a 7.682.635 ed un aumento anche degli alunni con disabilità: 245.723, corrispondenti al 3,2% del totale. Nell’anno scolastico 2019-2020 il numero degli studenti ha subito una leggera flessione, scendendo a 7.599.259 mentre quello degli alunni con disabilità è ulteriormente cresciuto: 259.757, pari al 3,4% del totale”. E veniamo ora all’anno del lockdown: gli alunni con disabilità iscritti alla scuola dell’Infanzia sono stati 22.302, quelli alla scuola Primaria 95.393, mentre i frequentanti la Scuola Secondaria di 1 grado 69.021 e alla Secondaria di 2 grado 73.041.
A mettere in crisi le famiglie e questi bambini sicuramente la Dad che, interrompendo le attività in presenza, ha accentuato l’isolamento. I genitori hanno dovuto riorganizzare, letteralmente, le loro vite ma anche la loro sfera emotiva e psicologica.
Secondo i dati il livello di partecipazione degli alunni con disabilità durante lo scorso anno scolastico, in seguito alla chiusura delle scuole, è diminuito del 23%.
Un dato sconcertante e le cause sono diverse: sempre secondo Eurispes, nel 27% dei casi sono per la gravità della patologia, nel 20% per le difficoltà familiari a collaborare, nel 17% per il disagio socio-economico, nel 6% per la difficoltà di adattare il Piano Educativo Individualizzato alla Dad, nel 6 % per l’indisponibilità di strumenti tecnologici e, infine, nel 3% per la mancanza di ausili specifici.
Ed ecco allora che per loro, in legge di bilancio, prevediamo una quota crescente di risorse (dai 30 milioni di euro per l’anno 2022 ai 120 milioni di euro annui a partire dal 2027) che saranno destinate al trasporto degli alunni disabili che frequentano la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado.
Potenziamo la misura che prevede la figura dell’assistente all’autonomia e di quello alla comunicazione, finanziata con un Fondo denominato Fondo per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione per gli alunni con disabilità, avente una dotazione di 100 milioni di euro a decorrere dal 2022. Prevediamo 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 per favorire l’inclusione a scuola degli alunni con disabilità.