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Mobilità locale sostenibile: gli obiettivi per il 2030

Mobilità locale sostenibile: gli obiettivi per il 2030

Nel Rapporto “Verso un nuovo modello di mobilità locale sostenibile” del Ministero delle Infrastrutture sono stati delineati gli obiettivi strategici da conseguire entro il 2030 per rendere la mobilità locale sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale.

I principali sono: l’aumento di almeno il 10% del ricorso a sistemi di mobilità sostenibile e calo del tasso di motorizzazione; riduzione della congestione nelle principali aree urbane; dimezzamento del divario territoriale in termini di accessibilità, efficienza e qualità del trasporto pubblico; miglioramento dell’accesso ai mezzi pubblici e della soddisfazione dell’utenza; sostituzione totale degli autobus di classe inferiore a Euro 5 e transizione verso veicoli a emissioni zero, in linea con gli impegni di decarbonizzazione del settore; riduzione delle emissioni di gas climalteranti e di inquinamento dell’aria; diffusione dell’approccio Mobility as a Service. 

Da anni celebriamo le giornate della Terra, le giornate per l’Ambiente, ma perché la teoria possa trasformarsi in pratica, è bene intervenire per stimolare i cittadini ad un maggiore uso del trasporto pubblico, ancora troppo poco sfruttato, in particolare nel Mezzogiorno e nelle aree suburbane e periurbane. Questo sarebbe dovuto alla qualità del servizio ritenuta non soddisfacente,  e ne conseguenze che siano utilizzate massicciamente auto private che, chiaramente, contribuiscono in modo notevole ad inquinare. 

Con il rincaro dei costi del carburante è possibile che si vada verso un’inversione di tendenza e il Governo ha il dovere di stimolare questo processo. Un esempio di quanto è già stato fatto è il bonus sugli abbonamenti, ma è necessario investire per creare piattaforme digitali in modo da facilitare la pianificazione degli spostamenti e la scelta dei mezzi.

Inoltre, con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la legge di Bilancio 2022 e il Fondo Sviluppo e Coesione vengono messi a disposizione risorse per migliorare in modo significativo il sistema di mobilità locale.

Il Rapporto del Mims, realizzato sulla base di dati statistici raccolti da diverse fonti, tra cui, Istat, Eurostat, Eurobarometro, Isfort, Asstra,Osservatorio sul Tpl Mims, Ministero dell’Interno, descrive una situazione caratterizzata da una bassa domanda di mobilità urbana sostenibile nelle grandi città italiane, in particolare Roma, Palermo e Torino, ancora molto congestionate nel confronto con città europee di pari

dimensioni, a causa dell’elevato tasso di motorizzazione. Inoltre, la qualità del servizio pubblico locale è piuttosto bassa: collegamenti scarsi, parco mezzi vecchio e basso livello di digitalizzazione dei servizi sono alcune delle criticità evidenziate nel Rapporto, che sottolinea anche come,

sebbene in crescita, la mobilità condivisa e quella ciclabile presentino ancora forti ritardi rispetto ad alcune realtà europee.

Tra gli strumenti per raggiungere gli obiettivi indicati, il Rapporto distingue quelli per stimolare la domanda e quelli che mirano a rendere più efficiente e sostenibile l’offerta. I primi includono incentivi per favorire il ricorso al trasporto pubblico locale o altre forme di mobilità sostenibile,

nonché disincentivi all’utilizzo del mezzo privato, campagne di comunicazione e altre misure che possono incidere sui comportamenti individuali, non ultima la sensibilizzazione sulle esternalità negative causate dall’uso dell’auto privata e sui benefici prodotti dalla scelta di mezzi

di mobilità sostenibile, l’uso di strumenti di pianificazione che evitino picchi di congestione della viabilità. Sul lato dell’offerta di mobilità, gli strumenti comprendono maggiori finanziamenti al Trasporto Pubblico Locale, Tpl, investimenti infrastrutturali come tram, metropolitane e ferrovie urbane, per aumentare l’offerta di modalità su ferro, nodi di trasporto rafforzati per favorire l’intermodalità, ciclovie e percorsi ciclopedonali, sostituzione dei mezzi più inquinanti con quelli elettrici o a idrogeno, interventi per integrare, anche grazie a piattaforme digitali, i servizi di mobilità a livello locale, miglioramento della regolamentazione, rafforzamento del ruolo del mobility manager, miglioramento delle modalità di affidamento e di gestione del servizio. 

Tra le iniziative del Mims in tema di investimenti per lo sviluppo della mobilità sostenibile sono previsti investimenti totali per il trasporto rapido di massa pari a 8,7 miliardi di euro. Il Pnrr e Piano Complementare prevedono inoltre 3 miliardi per autobus green urbani ed extraurbani, 600 milioni per nuovi treni Tpl, 200 milioni per la costruzione di piste ciclabili nei centri urbani e 40 milioni per le sperimentazioni di Mobility as a Service. 

giorgiofede

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