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Serve un nuovo Patto per la crescita del Paese

Serve un nuovo Patto per la crescita del Paese

In questi giorni si sta parlando del Patto di Stabilità e Crescita, ovvero di quell’accordo su cui si basa la politica europea che impone il rispetto di alcuni parametri di bilancio.

Essenzialmente ruota intorno al deficit pubblico (cioè la differenza tra entrate e uscite, comprese le spese per interessi), che non deve superare il 3% del Pil, e al debito pubblico, che non deve superare il 60% del Prodotto interno lordo.

Inizialmente era nato perché la stragrande maggioranza dei Paesi europei hanno un debito molto elevato che potrebbe mettere a rischio la tenuta non solo dei paesi stessi ma dell’intera Unione Europea.

Il rispetto del Patto di Stabilità è stato momentaneamente interrotto a seguito dell’insorgere della pandemia da Coronavirus e in questi giorni si sta temendo una possibile ripresa che rappresenterebbe il vero colpo di grazia.

La crisi e le difficoltà che stanno vivendo gli italiani e le imprese impongono allo Stato di intervenire in loro aiuto ma col Patto di Stabilità avremmo le mani legate con politiche di rigore.

Per questo il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte sta da giorni chiedendo a gran voce che il Patto sia rivisto radicalmente.

Così come Conte, a seguito della pandemia, è riuscito a far sedere intorno ad un tavolo tutti i leader europei e a ottenere il Recovery Fund dimostrando una incredibile capacità di mediazione e sintesi, ci aspettiamo che l’attuale premier, che gode di stima a livello non solo europeo ma mondiale, riesca ad introdurre nel dibattito europeo un nuovo Patto, non di austerità ma piuttosto per la Crescita e lo Sviluppo, coerente con gli obiettivi della transizione ecologica e del rilancio dell’occupazione. 

L’Unione Europea ha dimostrato in queste ultime settimane un’unione di intenti mai vista prima e noi del M5S vogliamo che si prosegua con le politiche di espansione.

giorgiofede

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