Una corsa a staffetta per un progetto comune
La tecnica della staffetta rientra tra le discipline a squadre e consiste nel condurre più rapidamente possibile il “testimone” all’arrivo. Richiede coordinamento nei passaggi e la consapevolezza che si è parte di un team che può vincere solo se si passa il testimone.
Il Movimento 5 Stelle ha messo sempre al centro la partecipazione, il voto degli iscritti coinvolti in ogni decisione cruciale e nel condividere l’alternanza dei nostri vertici, i nostri “staffettisti”. Ma il MoVimento è un unicum nato nel 2009 e passato, come ogni forza “giovane”, in una naturale fase di crescita e di cambiamenti che si sono manifestati anche con il mutare del nostro simbolo.
Il tutto però non deve mai essere visto come una corsa singola, ma sempre come una staffetta in cui i vari leader che si alternano, lo debbono fare nella logica di un gioco di squadra. Siamo nati da un’idea di Gianroberto Casaleggio e di Beppe Grillo, poi fatta crescere con gli strumenti formativi della piattaforma Rousseau, creata ed implementata da Davide Casaleggio con le risorse di decine di migliaia di attivisti e di portavoce che hanno alimentato ed investito, in questa crescita, risorse e lavoro per il progetto comune. Poi l’impegno di Luigi Di Maio e, a seguire, quello di Vito Crimi. Abbiamo vissuto divisioni, polemiche, attacchi interni ed esterni, ma siamo andati avanti non per la simpatia verso il capo politico “pro tempore” ma sempre e solo per un percorso collettivo difficile che non si arresta con la storia di un singolo o di un semplice attivista.
Le scelte sono a maggioranza e le maggioranze si rispettano, altrimenti non si potrebbe parlare di democrazia. L’unicità del Movimento rispetto alle altre forze politiche è quella di dare voce a ciascuno degli iscritti, con il peso di ogni singolo voto pur nel rispetto del gruppo, del progetto collettivo.
Oggi abbiamo delegato a portare avanti questa fase il nostro Presidente, Giuseppe Conte, che con un consenso mai così alto ha raccolto la sfida. A lui oggi rimettiamo la fiducia in questo percorso verso il futuro, ma sempre con la gratitudine verso tutti quelli che lo hanno preceduto.
Nella staffetta non si guarda indietro, si supporta chi è in pista e corre per i nostri colori. Avanti insieme, per chi ha voglia di correre, chi è stanco si sieda pure, la corsa continua ed abbiamo bisogno di tutto il supporto perché le altre squadre sono determinate ma noi abbiamo come sempre scelto i nostri atleti migliori, guardando avanti e non indietro.
Di seguito il link all’avviso di convocazione dell’Assemblea degli Iscritti.