Raddoppiate le risorse per far fronte al caro bollette
L’aumento dei costi legati al rincaro delle materie prime è un tema di assoluta priorità. Ad esso è infatti legato il benessere della nostra economia e delle famiglie italiane e per questo all’interno della Legge di Bilancio abbiamo voluto che le risorse per far fronte a questa seria problematica venissero raddoppiate.
A mettere a punto le modalità tecniche della rateizzazione sarà l’Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambienti), che definirà anche gli anticipi da versare agli esercenti per compensare le rate, con fondi disponibili fino a un miliardo di euro. Si procederà all’anticipo nel caso in cui la rateizzazione riguardi oltre il 3% degli utenti che ne hanno diritto. Sempre Arera definirà poi le modalità di recupero dei fondi alle imprese da parte della Cassa per i servizi energetici, suddivisi tra il 70% nel 2022 e il 30% entro il 2023.
Altra novità è la riduzione dell’Iva sul gas al 5% sia per usi civili che industriali, e ulteriori 480 milioni di euro vengono messi a disposizione per abbassare anche gli oneri di sistema. Per le famiglie svantaggiate e gli utenti in gravi condizioni di salute viene autorizzata una spesa ulteriore fino a 912 milioni di euro per il rifinanziamento del bonus sociale gas e del bonus sociale elettrico. I potenziali beneficiari sono stimati intorno ai cinque milioni di cittadini.
E’ chiaro che questa non potrà essere la soluzione al problema ma solo una misura per tamponare finché non saranno varate misure strutturali per venire stabilmente incontro a cittadini e imprese. Su questo punto da tempo il M5S chiede di reperire risorse per far fronte ai rincari dell’energia dalle aste di CO2 e di trasferire gli oneri di sistema dalle bollette, dove colpiscono tutti in modo regressivo, alla fiscalità generale.