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FUORI LA POLITICA DALLA SANITÀ: NOMINE E SCELTE POLITICHE, NON PER MERITO, SIGNIFICANO CURE PEGGIORI PER I PAZIENTI

FUORI LA POLITICA DALLA SANITÀ: NOMINE E SCELTE POLITICHE, NON PER MERITO, SIGNIFICANO CURE PEGGIORI PER I PAZIENTI

Fuori la politica dalla sanità: è nelle questioni fondamentali che emerge la differenza sostanziale del Movimento 5 Stelle rispetto alle altre forze politiche. Fuori la politica dalla sanità: lo diciamo solo noi del M5S, mentre a destra e sinistra si nutrono di questo sistema, come tristemente documentato per esempio dalle recenti inchieste in Lombardia e in Umbria.

Nomine e gestioni senza meritocrazia e trasparenza, o addirittura con “ricatti” politici tra rappresentanti di diverse forze politiche, significano cure peggiori per i pazienti, e in generale, considerando le malattie a rischio vita e la statistica, meno pazienti salvati dalla morte. I sistemi clientelari sono gravi e dannosi in ogni settore della pubblica amministrazione, nel caso della sanità il danno diventa particolarmente grave, particolarmente evidente, del tutto inaccettabile.

È una battaglia che portiamo avanti da anni a tutti i livelli, con i nostri portavoce nei Comuni, in Regione e in Parlamento, ma chi decide a livello regionale è sordo ed indifferente, con la vergognosa complicità dei rappresentanti “partigiani” del territorio, proni ai diktat di partito anche se a discapito della sanità dei cittadini che dovrebbero rappresentare.

La scelta di fondo è dove mettere le risorse: per migliorare il sistema pubblico o per favorire i privati. E purtroppo le Marche non fanno eccezione nell’orientamento favorevole ai privati. La competenza della sanità è regionale, per cui gli sforzi del Governo nazionale nel potenziare gli investimenti saranno sempre annullati da politiche regionali scellerate.

Per questo, dopo aver segnalato il tutto al ministro Grillo, l’obiettivo prioritario è allontanare quanto prima dalla gestione della sanità chi la considera una torta da spartirsi e non un servizio costituzionalmente riconosciuto, oltre che di fondamentale, letteralmente vitale, importanza per i singoli cittadini e per l’idea stessa di Stato civile. Per altro i sospetti su queste gestioni sono oggetto di indagine da parte delle procure marchigiane, umbre e di tutte le Regioni che adottano il sistema attuale.

Loro continuano, ma noi non ci fermiamo, sempre più confortati dai molti cittadini e comitati che stanno finalmente realizzando quanto sta avvenendo sulla nostra pelle.

giorgiofede

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